Whistleblowing
Il whistleblowing è la segnalazione effettuata da un soggetto che, nel contesto lavorativo, viene a conoscenza di violazioni di disposizioni normative nazionali o dell’Unione europea che ledono l'interesse pubblico o l’integrità dell'amministrazione pubblica. Il D.Lgs. 24/2023, "Attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e recante disposizioni riguardano la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali”, prevede che i soggetti del settore privato attivino propri canali di segnalazione che garantiscano la riservatezza dell'identità della persona coinvolta, del segnalante, dei soggetti che potrebbero essere destinatari di potenziali ritorsioni in virtù del ruolo avuto nel processo di segnalazione o del rapporto/legame con il segnalante nonché del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione.
Le segnalazioni che non consentano di ricavare l'identità del whistleblower sono considerate anonime e, ove circostanziate, sono equiparate alle segnalazioni ordinarie. Ai sensi dell’art. 16, c. 4 del D.Lgs. n. 24/2023, le misure di protezione previste in favore del segnalante sono riconosciute anche nell’ipotesi in cui un whistleblower, inizialmente anonimo, che abbia denunciato di aver subito ritorsioni a causa della propria segnalazione, sia successivamente identificato. La segnalazione anonima sarà conservata, unitamente alla relativa documentazione, per un periodo di cinque anni decorrenti dalla data della sua ricezione, al fine di rintracciarla nel caso in cui il whistleblower comunichi all’ANAC di aver subito misure ritorsive a causa della stessa.
Se devi segnalare una ritorsione subita a seguito di una segnalazione precedentemente effettuata, la comunicazione deve essere inviata esclusivamente ad ANAC tramite le modalità previste e disponibili sul sito web dell'Autorità.